Jacques Lacan, Ancora.

"l'inconscio non è che l'essere pensa, l'inconscio è che l'essere, parlando, gode, e, aggiungo, non vuole saperne di più.
Aggiungo anche che questo vuol dire non sapere assolutamente niente".


J. Lacan, Il Seminario XX, Ancora.


4 ott 2010

Resoconto della gionata "Intercartelli" a Ravenna

Sabato 18 settembre 2010 si è tenuta a Ravenna una giornata di studio, promossa dalle segreterie di Bologna e di Rimini e dedicata al lavoro dei cartelli. I primi complimenti vanno fatti ai relatori cartellizzanti: tutti, nell'agilità del loro testo, hanno testimoniato dell'effetto soggettivo che la logica del non-tutto del cartello produce. Grazie, poi, ai discutants e moderatori: le loro sollecitazioni e puntuali domande hanno prodotto un vivace dibattito anche da parte del pubblico partecipante. Tra gli interrogativi significativi: come si fa a trasmettere un sapere che abbia a che fare con l'inconscio? In cosa si differenzia il sapere prodotto dal cartello rispetto al sapere universitario? Un grazie particolare al responsabile nazionale dei Cartelli, C. Viganò, che nelle conclusioni ha saputo articolare soggettivazione del sapere sorto nel cartello e spazio dell'atto conclusivo del cartello stesso, cioè il prodotto scritto. Il tutto nella cornice di una bella riflessione che la presidente della SLP, P. Francesconi, ci ha donato nella sua presentazione della giornata e che riporterei in questo modo: la verità anamorfica del cartello è un sapere che è già lì e che attraverso il lavoro del piccolo gruppo potrà diventare un nuovo sapere. Ci siamo così trovati a vivere, con un certo fascino, un momento di Scuola. Cordialmente Raffaele Calabria

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