Jacques Lacan, Ancora.

"l'inconscio non è che l'essere pensa, l'inconscio è che l'essere, parlando, gode, e, aggiungo, non vuole saperne di più.
Aggiungo anche che questo vuol dire non sapere assolutamente niente".


J. Lacan, Il Seminario XX, Ancora.


6 dic 2011


SEGRETERIA DI RIMINI DELLA SCUOLA LACANIANA DI PSICOANALISI


Tema dell'anno
LA SCUOLA DI LACAN

Cari amici, cari colleghi,
siete invitati a partecipare mercoledì 14 dicembre alla

Serata in preparazione della Conversazione Clinica
del 4 febbraio 2012
A cosa punta l'interpretazione oggi?
e del
 Congresso dell'AMP
del 23/27 aprile 2012
L'ordine simbolico del XXI secolo.
Quello che era prima non è più.
Quali conseguenze per la direzione della cura?

Interventi di:


Emanuela Radi
Psicologa, psicoterapeuta, partecipante Antenna di Rn-IF,
diplomata Istituto Freudiano
Lo statuto dell'interpretazione nell'insegnamento di Lacan (1953-1973).


Domenico Cimino
Psicologo, partecipante SLP, partecipante Antenna Rn-IF
L'interpretazione in psicoanalisi:tra atto analitico e desiderio dell'analista.



Coordina

Gabriele Pazzaglia
Psicologo, partecipante SLP, partecipante Antenna Rn-IF.



Discutono



Marianna Matteoni
Psicologa, partecipante SLP, partecipante Antenna Rn- IF.

Simone Molari
Psicologo, partecipante Antenna Rn-IF.


L'incontro si svolgerà, dalle ore 20.45 alle ore 22.45, nella sede della Segreteria di Rn della SLP in Via Roma,7 Rimini.

Per la Segreteria di Rn della SLP
M.Antonella Del Monaco
Pierangela Pari
Simona Zaghini






15 nov 2011


SEGRETERIA DI RIMINI DELLA SCUOLA LACANIANA DI PSICOANALISI


Tema dell'anno

LA SCUOLA DI LACAN




Cari amici, cari colleghi,
siete tutti invitati a partecipare mercoledì 23 novembre alla


Serata del Cartello



Testimonianze di:

Maura Gaudenzi
Psicologa, allieva Istituto freudiano
      Debilità mentale e adolescenza
          
      Simona Zaghini
        Psicologapartecipante SLP
     Dei godimenti: frammenti di lettura del Seminario XX           


Coordina

Pierangela Pari

responsabile Cartelli - Segreteria di Rn della SLP

Discutono


§        Loredana Zani
Psicologa – psicoterapeuta, partecipante SLP


§        Emanuela Radi
Psicologa – psicoterapeuta.


L'incontro si svolgerà, dalle ore 20.45 alle ore 22.45, nella sede della Segreteria di Rn della SLP in Via Roma,7 Rimini.


Per la Segreteria di Rn della SLP
M.Antonella Del Monaco
Pierangela Pari
Simona Zaghini


3 nov 2011

Intervista ad Antonio Di Ciaccia sul Seminario XX "Ancora" di Jacques Lacan.

Curioso l'aforisma lacaniano “non c’è rapporto sessuale”...

     Ognuno di noi sa fin troppo bene che tra noi e i nostri partners le cose vanno e non vanno, le aggiustiamo e le soffriamo, a volte cerchiamo di far finta che tutto vada bene e a volte, anche senza volerlo coscientemente, le mandiamo in malora. Che cosa si viene a raccontare a uno psicoanalista? La risposta di Freud è ancora e sarà sempre attuale: si viene a raccontare il sintomo, ossia ciò di cui si soffre. Il sintomo impianta le sue radici nelle cose dell’amore e del lavoro - Liebe und Arbeit, come diceva Freud - che sono i due binari su cui corre. Parlare di sintomo nelle questione dell’amore e del lavoro vuol dire che l’essere umano non è sempre d’accordo con sé tra quel che fa e quel che vuol fare e non trova un accordo con il partner che ha e quello che vorrebbe. Quando Lacan dice che non c’è rapporto sessuale non si riferisce agli atti sessuali. Tutti sanno che ce ne sono a iosa. Vuol dire che, fondamentalmente, nella relazione tra due persone, ognuno, quando gode, gode dalla propria parte, con il proprio corpo, vuol dire che, per godere, ci si serve sì del proprio fantasma, delle proprie fantasie, ma queste, anche quando coincidono con quelle del partner, vanno per i fatti loro. Tra l’uomo e la donna, insomma, c’è qualcosa che fa ostacolo strutturalmente. Come ce la caviamo allora? Con l’amore, il modo che gli umani hanno per supplire al fatto che “non c’è rapporto sessuale”. Solo che non sempre l’amore si accorda con il desiderio sessuale, né il desiderio con il godimento. Tutto ciò dà quelle variazioni che fanno soffrire anche se non possiamo farne a meno.

La parola d'amore è solo un’illusione?

    Nella parola d’amore si realizza un godimento che non è un’illusione. Certo, il termine “amore” deve essere declinato. Prendiamo l'amore dei genitori per i figli. Si tratta certo di vero amore. Tuttavia quante volte si scopre che il genitore ama il figlio solo a condizione che il figlio risponda alle sue aspettative, all’immagine che si è fatto di lui. Ancora: quante volte una persona, che ama profondamente un’altra, scopre di amare, in quest’altra persona, solo qualcosa di sé che vede in lei, o un tratto di un padre o di una madre?















SERATE DELLA SEGRETERIA
 2011/2012
SUL FORUM DI MILANO 2011
19 ottobre 2011

I panni sporchi si lavano in casa (detto popolare)
LA CASA DOV'E'??? (Jovanotti-Questa è la mia casa-1997)
di Omar Battisti

"il concetto di non-rapporto merita di essere confrontato con quello di struttura" . Sintetizzo così: la realtà si fonda sull'esclusione di ciò che per ognuno è insopportabile e impossibile dire, ma dove non è operabile quest'esclusione, l'insopportabile viene in primo piano e la realtà con cui ognuno ha a che fare diventa impareggiabile e incondivisibile. Nella nostra epoca si assiste al paradosso che queste due dimensioni sono indistinguibili? Potrebbe essere un altro modo di considerare la confusione tra pubblico e privato? Ecco il legame con il Forum e il senso dell'esergo di questo lavoro.
La con-fusione è stato uno degli aspetti che si è presentato maggiormente nell'esperienza di tirocinio in una

2 nov 2011



COMUNICATO STAMPA

Amore domanda amore… encore

Il 4 novembre la psicoanalisi incontra la musica. In occasione del trentennale della morte di Jacques Lacan, a Rimini, presso l’Auditorium dell’Istituto Musicale “Lettimi” (Complesso degli Agostiniani, via Cairoli 44 alle 20:45) si terrà un incontro con il curatore dell’edizione italiana de “Il Seminario. Libro XX. Ancora” di Jacques Lacan edito da Einaudi, Antonio Di Ciaccia, Presidente dell’Istituto freudiano.
Alla presentazione del libro seguirà l’esibizione al pianoforte di Mattia Guerra, l’allievo dell’Istituto Lettimi vincitore del XVI Concorso Nazionale per Giovani Musicisti “Città di Camerino”. L’incontro verrà coordinato da Emiliano Visconti, libraio del Punto Einaudi di Rimini.

L’evento, organizzato dall’Antenna di Rimini in collaborazione con l’Istituto freudiano, ha raccolto il patrocinio della Provincia e dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Rimini e si svolge in collaborazione con l’Istituto di Alta Formazione musicale Giovanni Lettimi.

Il testo che verrà presentato ha rivoluzionato, nel panorama psicoanalitico, la concezione del godimento femminile e, più in generale, l’approccio della psicoanalisi al femminile. Femminilità che esce, dall’opera lacaniana, superando i confini della percezione che l’uomo ha della donna, come un non-tutto nel desiderio dell’uomo.

Il lavoro di Lacan, sapientemente curato da Antonio Di Ciaccia, rappresenta, quindi, un’assoluta novità nel campo psicoanalitico. Se per Freud il godimento si incentra tutto sulla funzione fallica, in questo Seminario Lacan apre un capitolo nuovo risolvendo una vecchia questione: il godimento fallico, rispetto al quale una donna si situa come non-tutta, ossia, non-tutta lì, non esaurisce il godimento, poiché c’è un godimento Altro, che è, rispetto al godimento fallico, supplementare. Ci sono persone che lo provano, ma che non sanno dirne nulla, come capita ad alcune donne o a dei mistici.

Nota per i redattori

Antonio Di Ciaccia: Presidente dell’Istituto freudiano per la clinica, la terapia e la scienza, psicoanalista membro dell’Ecole de la Cause freudienne, della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi, della Federazione Europea della Psicoanalisi e dell’Associazione Mondiale di Psicoanalisi.







25 ott 2011

Amore domanda amore... encore

L'incontro sarà tenuto da Antonio Di Ciaccia che presentarà
il Seminario. Libro XX di Jacques Lacan.



14 ott 2011

Fondo - solo come sono sempre stato nella mia relazione con la causa analitica - l'Ècole Françoise de Psychanalyse […]

Questo atto di fondazione non tiene in nessun conto semplici abitudini. […]

A quanti possono interrogarsi su ciò che ci guida, sveleremo la ragione. L'insegnamento della psicoanalisi non può trasmettersi da un soggetto ad un altro che attraverso un transfert di lavoro.

                                                                                                                                                                             Jacques J. Lacan, Atto di Fondazione, 21giugno 1964.

***



SEGRETERIA DI RIMINI DELLA SCUOLA LACANIANA DI PSICOANALISI



Tema dell'anno

LA SCUOLA DI LACAN




Cari amici, cari colleghi,
siete tutti invitati a partecipare mercoledì 19 ottobre alla

Serata de “la Biblioteca

in preparazione al
FORUM SLP
del 22 ottobre 2011 - Milano

La psicoanalisi di fronte alle angosce della civiltà: crisi economica, politica e spirituale



Intervengono:

§        Omar Battisti
               psicologo, psicoterapeuta
            I panni sporchi si lavano in casa
            detto popolare
            LA CASA DOV'E'???
            Jovanotti > L'albero (1997) > Questa è la mia casa


  • Gabriele Pazzaglia
            partecipante SLP
            Spunti a partire da
            Jacques-Alain Miller
            Una fantasia


Coordina


Simona Zaghini

responsabile Biblioteca - Segreteria di Rn della SLP

Discutono


§        Loretta Biondi
            membro SLP


§        Domenico Cimino
            partecipante SLP


L'incontro si svolgerà, dalle ore 20.45 alle ore 22.45, nella sede della Segreteria di Rn della SLP in Via Roma,7 Rimini.


M.Antonella Del Monaco
per la Segreteria di Rn della SLP





28 set 2011

La psicoanalisi di fronte alle angosce della civiltà: crisi economica, politica, spirituale.

Forum SLP Milano, 22 ottobre 2011
Presso la Società Umanitaria, via San Barnaba, 48 (Sala Facchinetti)
PROGRAMMA
Mattino
ore 9.00 Accoglienza
ore 9.45 Apertura
ore 10.00 Introduzione: Paola Francesconi, presidente S.L.P.
ore 10.15 Tavola rotonda:“Sradicamento, perdita di senso dell’esistenza, questione femminile”
Intervengono:
Carmen Leccardi, professore ordinario di Sociologia della Cultura, Università di Milano- Bicocca

Monsignor Agostino Marchetto, Segretario, sino al 2010, del Pontificio Consiglio dei migranti
Giuliana Kanzà, psicoanalista, membro SLP

Coordina e discutePierre-Gilles Guéguen,psicoanalista a Parigi, membro ECF
ILLUSTRAZIONI CLINICHE
Nicola Purgato, psicoanalista, membro SLP
Laura Rizzo, psicoanalista, membro SLP
Discute: Carlo Viganò, psicoanalista, membro SLP
ore 12,30 Pausa pranzo

Pomeriggio
ore 14.00 Tavola rotonda “Che fare di ciò che resta di un’analisi”
Intervengono:
Paola Bolgiani,psicoanalista, membro A.E della SLP
Sergio Caretto, psicoanalista, membro A.E della SLP
Coordina e discute: Pierre-Gilles Guéguen
ore 14.50 Tavola rotonda "Nuovi scenari simbolici: precarietà soggettiva, lavoro povero, omologazione"

Intervengono:
Paolo D’Alessandro, professore associato di Filosofia teoretica dell'Università degli Studi di Milano
Massimo Amato, professore di Storia della moneta, Università Bocconi Milano
Rosa Elena Manzetti, psicoanalista, membro SLP
Coordina e discute Pierre-Gilles Guéguen

ILLUSTRAZIONI CLINICHE
Pasquale Indulgenza, psicoanalista, membro SLP
Massimo Termini, psicoanalista, membro SLP
Discute: Marco Focchi, psicoanalista, membro SLP
ore 17.00 Conclusioni Pierre-Gilles Guéguen e Paola Francesconi
Iscrizione in loco
Quota 20 euro
10 euro per gli studenti

Verrà rilasciato attestato di partecipazione

Per informazioni:
Scuola Lacaniana di Psicoanalisi (SLP)
Via Daverio, 7 - Milano
e-mail. segreteriaoperativa@scuolalacaniana.it
Tel e Fax 02 54122747 http://www.scuolalacaniana.it//























10 mar 2011

Modernità della psicoanalisi nella clinica nella cultura nel sociale

Sono aperte le iscrizioni al Convegno annuale della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi www.scuolalacaniana.it € 100,00 entro il 30.3.2011 € 50,00 entro il 30.3.2011 per gli studenti (sino a 26 anni) Per gli allievi dell’Istituto freudiano la partecipazione è obbligatoria e gratuita. - dopo il 30.3.2011 € 130,00 € 70,00 per gli studenti (sino a 26 anni) E.C.M.: E’ in corso la richiesta di crediti ECM per medici e psicologi. Il costo è di € 20,00. Modalità di iscrizione: Bonifico bancario sul conto corrente intestato a: Scuola Lacaniana di Psicoanalisi, Deutsche Bank - Ag. H 468 di Milano, Codice IBAN: IT76M0310401608000000821332. Importante: nella causale specificare nome e cognome di chi si iscrive al Convegno. Dopo il pagamento del bonifico potete compilare il modulo di iscrizione che trovate in allegato e che vi prego di inviare a: segreteriaoperativa@scuolalacaniana.it Proposte di Intervento Le proposte di intervento nelle sale simultanee dovranno essere inoltrate a m.bolgiani@libero.it entro il 10. 3. 2011. I testi, che non dovranno superare le 10.000 battute, dovranno essere inviati entro il 15. 4 2011 sempre a m.bolgiani@libero.it e dovranno inerire i tre assi tematici previsti: - Eclissi e varianti del desiderio - Trasformazioni della domanda - Inerzia e mutamenti della soddisfazione Attività collaterali al Convegno Il Comitato organizzativo, costituito da Carlo Monteleone, Laura Freni e Giovanni Lo Castro propone alcuni eventi culturali di grande valore artistico e di ineguagliabile bellezza. ‐ Venerdì 10 giugno. Acitrezza e Acicastello, per la visita al Castello normanno ed ai Faraglioni (le “pietre” scagliate da Polifemo contro Ulisse). Distanza da Catania 2 km, percorribili con l’autobus di città ‐ Sabato 11 giugno durante la pausa pranzo, visita alle antiche cucine del monastero dei Benedettini (necessaria la prenotazione) ‐ Domenica 12 giugno (dopo il Convengo) Gita a Siracusa dove la sera al Teatro Greco, all’interno del Ciclo di Spettacoli Classici, verrà rappresentata la tragedia di Filottete di Sofocle. (per info www.indafondazione.org). A Siracusa si potrà anche cenare nell’incantevole isola di Ortiglia. ‐ In alternativa alla visione della Tragedia a Siracusa, sempre domenica pomeriggio, escursione sull’Etna (Casa Cantoniera 2000 m., con possibile estensione sino ai 2700 m., in funivia o in fuoristrada) L’escursione presenta un interesse particolare in quanto è prevista, non garantita, un’attività eruttiva. Sarà possibile sia cenare in un ristorante sul posto, oppure rientrare Catania, per godere della bellissima “movida” nel centro storico. ‐ Quanti lo desiderano potranno optare anche per una escursione nella incantevole Taormina, raggiungibile sia in autobus che in treno, o, in alternativa, con un mezzo organizzato. (in ragione del numero dei partecipanti). Anche in questo caso sarà possibile cenare in loco. ‐ ‐ Per informazioni e prenotazioni agli eventi proposti scrivere a Giovanni Lo Castro:. locastro@interfree.it Isabella Ramaioli Segretario SLP
Scuola Lacaniana di Psicoanalisi MODERNITA’ DELLA PSICOANALISI (nella clinica, nella cultura, nel sociale) Catania, 11 e 12 giugno 2011 Nome e Cognome ......................................................................... Indirizzo ....................................................................................... Città ...............................................CAP ............... Prov. ............... Tel. .............................................. Fax .......................................... e-mail .......................................................................................... Codice fiscale o Partita IVA (per rilascio fattura) ............................ Richiesta crediti ECM (medici e psicologi)........sì/no...................... Ammontare della quota versata ................................................... Quote d’iscrizione € 100,00 entro il 30.3.2011 € 50,00 entro il 30.3.2011 per gli studenti (sino a 26 anni) dopo il 30.3.2011 € 130,00 € 70,00 per gli studenti (sino a 26 anni) E.C.M.: Se richiesto più € 20,00. . Modalità di iscrizione: Bonifico bancario sul conto corrente intestato a Scuola Lacaniana di Psicoanalisi , Deutsche Bank - Ag. H 468 di Milano, Codice IBAN: IT76M0310401608000000821332. Importante: nella causale specificare nome e cognome di chi si iscrive al Seminario, imprescindibile per chi utilizzasse per il versamento un conto corrente di cui non è titolare. Dopo il pagamento del bonifico compilate questo modulo d’iscrizione che potete inviare a: segreteriaoperativa@scuolalacaniana.it oppure per Fax al n. 02 54119539

7 mar 2011

VENERDI' 11 MARZO 2011 TAVOLA ROTONDA PUBBLICA: TRA UOMINI E DONNE I FRAMMENTI DELL'AMORE. QUANDO LA PSICOANALISI SCENDE DAL LETTINO

Presenta PIERANGELA PARI Psicologa, Psicoterapeuta, Partecipante attività SLP Coordina DANIELA CORNACCHIA Giornalista Icaro TV Intervengono MASSIMO TERMINI Psicoanalista della SLP e dell'AMP, Docente dell'Istituto freudiano, Curatore del libro “Quando la Psicoanalisi scende dal lettino” Ed. Borla DOMENICO CIMINO Partecipante SLP, Psicologo - Centro Lacaniano di psicoanalisi applicata - Rimini OMAR BATTISTI Psicologo - Associazione Violetta - Fano EMANUELA RADI Psicologa Psicoterapeuta - Centro AncorA - Cattolica Info e iscrizioni PARTECIPAZIONE GRATUITA Evento ECM - partecipazione obbligatoria ai quattro incontri Cell: 338 8230339 - E-mail: fedrabucelli@gmail.com www.istitutofreudiano.it - www.lapsicoanalisi.it www.forumpsi.it- www.bibliotecalacaniana.it - www.cecli.it

21 feb 2011

VENERDI' 25 FEBBRAIO 2011 "Le donne e i sembianti" Carole Dewambrechies

Per il Ciclo di Conferenze dal titolo "Tra l'uomo e le donna", organizzato dall'Antenna del Campo Freudiano di Rimini e dall'Istituto Freudiano per la clinica, la terapia e la scienza, venerdì 25 Febbraio si terrà il seguente incontro: PROGRAMMA ore 20:00-20:30 Registrazione partecipanti ore 20:30-22:30 Le donne e i sembianti Docente relatore: CAROLE DEWAMBRECHIES, Bordeaux Psichiatra, Psicoanalista AME dell'AMP e dell'ECF,Docente della Sezione clinica di Bordeaux ore 22:30-23:30: Dibattito Docente relatore LORETTA BIONDI Psicoanalista della SLP e dell'AMP, Luogo: Sala degli Archi - Palazzo dell'Arengo - Piazza Cavour - Rimini

PAOLA FRANCESCONI presidente S.L.P. sul Convegno di Catania MODERNITA' DELLA PSICOANALISI

Paola Francesconi Modernità della psicoanalisi A differenza della medicina, che è diventata scientifica nell'ultimo secolo, e lo è sempre di più per i suoi mezzi tecnologici, ma esisteva anche molto prima, secoli prima dell'avvento della scienza, fino all'epoca di Moliére, come sappiamo da *Il malato immaginario*, la psicoanalisi non poteva venire alla luce prima che lo spirito scientifico animasse il mondo. Mentre la medicina è stata anche antica, la psicoanalisi può essere solo moderna, lo è nel suo stesso venire al mondo. Il principio freudiano della libera associazione comporta l'idea che una concatenazione di parole, apparentemente *libere*, sarà progressivamente soggetta alla determinazione della legge della propria struttura interna: ciò presuppone la fiducia nell'operatività dello spirito scientifico al di là dell'intenzione del soggetto. Freud è partito da lì, dal determinismo dell'inconscio. Certo, noi sappiamo che la psicoanalisi non è una scienza: il fatto che il soggetto della psicoanalisi sia lo stesso del soggetto della scienza non fa della psicoanalisi una scienza, ma implica che la psicoanalisi sia, come ci insegna Jacques-Alain Miller, una *conseguenza* del discorso della scienza, che si colloca in questa conseguenza, ed è questo che fa la sua modernità. Il tema del Convegno di Catania, Modernità della psicoanalisi, può venire inteso in questo senso, ovvero che la psicoanalisi nasce e si colloca sempre, in ogni epoca successiva all'avvento della scienza, in una consequenzialità rispetto alla scienza. In ogni epoca una modernità della psicoanalisi. Essa cesserebbe di essere moderna nella misura in cui si facesse paladina di ideali, di mitologi e, di posizioni regressive rispetto, ogni volta, all'attualità dell'operatività della scienza nel mondo. Un tema di cui abbiamo fatto un nostro punto centrale di riflessione, a partire da Lacan, il declino del padre, è, per esempio, uno degli effetti principali dell'azione scientifica nel mondo in cui viviamo. Effetti che si manifestano in vari registri, dall'incidenza che la scienza ha avuto nel rimaneggiamento della struttura della famiglia, del rapporto tra i sessi, oppure nel sociale, nell'omogeneizzazione del nostro mondo sul piano delle comunicazioni, economico, finanziario, e così via... Vedere la modernità nella clinica, nella cultura, nel sociale, come indica il sottotitolo del Convegno, vuol dire decifrare queste incidenze in ciascuno di questi ambiti e indicare il posto in cui può collocarsi la psicoanalisi per isolare il punto di reale che fa sintomo nel determinismo presupposto dall'azione scientifica, il punto irriducibile, di inciampo del determinismo. Vuol dire prendere le misure dal disagio della civiltà che la scienza comporta, vuol dire decifrare la società al punto in cui si trova come effetto del discorso della scienza, poiché la psicoanalisi non può situarsi fuori, chiamarsi fuori, per così dire, dalle conseguenze delle modificazioni indotte dalla scienza. Insomma, essa trova la propria ragione, ed anche *la ragione dopo Freud*, come dice il Lacan de *L'istanza della lettera nell'inconscio*, nell'indicare dove il reale fa sintomo nel discorso della scienza. E per fare questo, occorre prendere posto nelle sue conseguenze: non è possibile l'una cosa senza l'altra. La psicoanalisi non può proporre il ritorno a un umanesimo prima del discorso della scienza, il ritorno a un padre precedente alla sua dissoluzione. Se teniamo conto di questa definizione della modernità della psicoanalisi, potremmo darci come stimolo per il lavoro del Convegno l'interpretazione e la decifrazione di come ciascuno di questi tre ambiti (clinica, cultura, sociale), sia rimaneggiato, rimodellato, dall'incidenza del discorso scientifico attuale, e collocare in queste conseguenze la psicoanalisi e la sua capacità, a partire dalla sua esperienza, di isolare i punti in cui si segnala maggiormente il rischio di quella forclusione del soggetto che è sempre all'orizzonte dello sviluppo esponenziale della scienza contemporanea. Forclusione particolarmente evidente quando, nel terreno clinico, il ricorso alla chimica, o alla causalità biochimica, tende ad abolire il reale dell'essere parlante. __._,_.___

MODERNITA' DELLA PSICOANALISI nella clinica, nella cultura, nel sociale CONVEGNO NAZIONALE S.L.P. - Catania 11 e 12 Giugno 2011

26 gen 2011

Intervista a JEAN-LOUIS GAULT - Psichiatra, Psicoanalista AME dell'AMP e dell'ECF - di FEDRA BUCELLI Segretario SLP Rimini

Segreteria SLP RIMINI: Intervento pronunciato in occasione della giornata in preparazione al Convegno di Torino 2010 “DALLA PARTE DELL'INCONSCIO”

È possibile un’istituzione psicoanalitica dalla parte dell’inconscio? M. Antonella Del Monaco Inizio con una premessa: per me, il significante Scuola racchiude in sé un valore agalmatico; veicola e localizza il mio desiderio per la psicoanalisi, per la Scuola, quella che Lacan, ha fondato in una posizione di solitudine rispetto alla sua relazione con la causa analitica. Per questo la mia riconoscenza va in primo luogo, a “quello sparuto gruppetto” di suoi allievi, che creando l’ECF, ha scelto di continuare con la Scuola e con la passe cercando“di dimostrare che questi concetti sono parte integrante del suo insegnamento e che toglierli significa misconoscerne completamente la sua logica.” È esclusivamente a partire da questo mio desiderio per la Scuola di Lacan che ha origine questo mio lavoro. **** Coordinate teoriche di questo lavoro: 1. Marco Focchi, Dalla parte dell’inconscio. 2. J.-A. Miller, La scuola di Lacan, in Delucidazioni su Lacan, Antigone edizioni, 2008. 3. J.-A. Miller, Seminario di politica lacaniana, in Appunti N: 59,62,66,67,69. Marco Focchi, Presidente della nostra Scuola, introducendo l’argomento del prossimo Convegno che si terrà a Torino, Dalla parte dell’inconscio, precisa che si tratta di un tema “essenzialmente politico”, in quanto pone una linea di demarcazione tra – “un al di qua” - la posizione, la scelta della Scuola, della psicoanalisi, di collocarsi dalla parte dell’inconscio e – “un al di là” - “i funzionari della normalità”, che mirano a forcludere il soggetto. Mi sembra, che“il politico” sia così posto, nel marcare la diversa posizione, la contrapposizione fra il discorso psicoanalitico e il discorso del padrone. Il primo logicamente attribuito alla Scuola, il secondo posto d’emblée al di fuori di essa. Con questo mio intervento – a partire dai due testi che ho lavorato e dalla situazione che la nostra Scuola attualmente sta attraversando – vorrei portare ed interrogare la questione politica, “all’interno” dell’istituzione: “in che rapporto si trova l’istituzione, per struttura, con il discorso psicoanalitico e con il discorso del padrone? Detto in altro modo: È possibile un’istituzione psicoanalitica dalla parte dell’inconscio? Un’istituzione che favorisca o per lo meno non metta ostacoli al discorso psicoanalitico? È una domanda che si impone, a livello della logica, che mi sono posta e vi rimando, limitandomi, oggi, a mettere in evidenza solo alcuni elementi: 1. “La carriera di Lacan”, così come la ricostruisce JAM nel Seminario di politica lacaniana; 2. gli atti posti da Lacan; 3. quanto scrive Miller in La scuola di Lacan: “L’istituzione psicoanalitica è una formazione antinomica rispetto al discorso psicoanalitico”. 1. “La carriera di Lacan”. Ne riprendo brevemente le scansioni: - nel ’53 avviene la scissione della Società psicoanalitica di Parigi: Lacan se ne va ed è fuori dall’IPA. - Entra a far parte della Società francese di psicoanalisi. Anni dopo la SFP chiederà l’ammissione all’IPA e dal ’59 sarà supervisionata dall’IPA. - Nel ‘63 la scomunica – una direttiva dell’IPA riguardante la SFP- gli proibisce di “sostenere la qualifica di analista didatta”, cioè di formare degli psicoanalisti. - Nel ’64 fonda l’Ecole Freudienne de Paris. - Nel ’67 la sua Proposta della passe viene rifiutata dagli A.E. e A.M.E della Scuola. - Verrà accolta nel ’69 quando la proporrà all’insieme della Scuola, facendo votare anche i non-analisti. Un numero considerevole di notabili se ne andrà. - Nel ’80 vi è la dissoluzione. - Nel ’81 lo scacco a formare una nuova Scuola, lo costringe ad adottare l’Ecole de la Cause freudienne. Mi chiedo: Che cosa, in questa sequenza di avvenimenti, è riconducibile alla struttura stessa dell’istituzione psicoanalitica? Che cosa si contrappone alla struttura del discorso psicoanalitico e vi mette ostacolo? ***** 2. Dal 1953 al 1963 – conseguentemente al suo uscire dalla SPP - inizia il suo insegnamento all’insegna “del ritorno a Freud”, che mira a ristabilire il modo di intendere la psicoanalisi. A partire dal ’63 Lacan “affronta le conseguenze istituzionali del suo insegnamento” - il suo insegnamento va a delineare un certo tipo di istituzione- “e dà al suo insegnamento delle conseguenze a livello d’istituzione” : un nuovo tipo di associazione, la Scuola; un nuovo modo di lavoro, il cartello; la passe, con la quale propone una nuova definizione dello psicoanalista. “Non è facendo la politica spicciola che si diventa Analista della Scuola, ma facendo la propria analisi. [..] essere in vista, essersi dati da fare per la diffusione della psicoanalisi, sono cose che non conferiscono alcun merito al fine di diventare Analista della Scuola. Lacan è riuscito a sostenere così l’istituzione. Si può davvero dire che una tale istituzione favorisce il discorso psicoanalitico, e quindi favorisce l’analisi.” Potremmo quindi dire che ha creato un’istituzione dalla parte dell’inconscio. Perché ad un certo momento qualcosa vi si oppone? E che cosa? Miller ci fa notare la posizione di Lacan, come egli consideri gli eventi del ’63 come conseguenza di una deviazione all’interno della psicoanalisi, generata dalla convinzione che si possa sapere in anticipo che cos’è un analista, che in campo psicoanalitico non si possa produrre niente più del conformismo. La deviazione è legata al fatto che nell’istituzione c’è un sapere, l’IPA SA che cos’è la psicoanalisi, che cos’è un analista e ne impone l’ortodossia. La risposta di Lacan sarà pertanto, sostituire le Società con la Scuola, ovvero, un’istituzione che ha la particolarità di non sapere che cos’è un analista. Ne scaturiranno 2 conseguenze: l’apertura al non-analista, come avviene nel cartello e la trasformazione di quest’ignoranza in lavoro: la passe. Crea quindi un’istituzione più consona alla struttura dell’inconscio: c’è un buco nel sapere, c’è nel sapere qualcosa che non si può sapere, che è il sapere inconscio. Vorrei ora soffermarmi sulla doppia valenza della passe, così come Miller la mette ben in evidenza: la passe permette di includere nell’istituzione una mancanza: “Un istituzione che include la passe si costituisce intorno ad una mancanza, intorno all’ A barrato, intorno ad un non-sapere che Lacan ha chiamato Scuola.” la passe permette di includere nell’esperienza analitica l’istituzione: “La passe, inoltre, insedia l’istituzione psicoanalitica nel cuore stesso dell’esperienza psicoanalitica” , perché l’analizzante parla della propria analisi ad un’istanza della Scuola. Dopo la scomunica del’63 Lacan opera una disgiunzione: “ha considerato di poter scindere la scoperta dell’inconscio, la psicoanalisi da una parte, e dall’altra l’IPA”. Rompe l’identità, l’equivalenza, Psicoanalisi – IPA, disgiungendo la psicoanalisi da quest’ultima. • PSICOANALISI = IPA o PSICOANALISI ≠ IPA Disgiunzione che avverrà ancora nel ’69 – a seguito dell’opposizione alla sua Proposta della Passe. Lacan constata che la Scuola non si riconosce nella finalità che la passe realizza: “C’è la psicoanalisi, e c’è la Scuola, e soprattutto non confondere le due. La finalità, è la psicoanalisi, la Scuola non è che un mezzo…” • PSICOANALISI ≠ SCUOLA “non è che un’associazione come le altre” , “fatta di persone fisiche con le quali occorre negoziare” . ***** 3. È interessante notare come Miller per collocare al posto giusto la parola “istituzione” la metta in articolazione con l’espressione “destituzione soggettiva”. Egli sottolinea come ogni istituzione sia un tentativo di stabilire un Altro in cui il soggetto possa trovare un posto e come i soggetti analizzanti/ti percepiscano maggiormente la mancanza ad essere, aspirando, ancor di più ad avere un posto nell’Altro. “[…] non sapendo che cos’è l’analista si desidera ancor più lo statuto di membro, segretario, presidente”. Rispetto a questo punto, aveva precedentemente ipotizzato che “come fondamento […] che domina tutta la questione istituzionale della psicoanalisi [si trovi] la formula che l’analista non esiste.” “Il significante analista è strutturato come il significante di A barrato(A).” Così come aveva precisato che con la fine dell’analisi si produce il disessere dell’Altro. È in rapporto a questi elementi, è in questo senso che va la sua affermazione? “L’istituzione psicoanalitica è così una formazione antinomica rispetto al discorso psicoanalitico: questo è un fatto. È anche un fatto che ogni gruppo psicoanalitico è una difesa contro il discorso psicoanalitico.” Per concludere qualche riga dopo: “Bisogna assumere il fatto associativo come una conseguenza del discorso psicoanalitico. ” , Psicoanalista membro SLP. J.-A.Miller, La Scuola di Lacan,in Delucidazioni su Lacan, Antigone Edizioni, 2008, p.342. Ibidem, p.334. J.-A. Miller, Seminario di politica lacaniana, in Appunti N°66, p.2. J.-A.Miller, La Scuola di Lacan,in Delucidazioni su Lacan, Antigone Edizioni, 2008, p.337. Ibidem, p.341. Ibidem, p.336. Ibidem, p.336. J.A.Miller , Seminario di politica lacaniana , in Appunti n°59, p. 16 J.Lacan, L’adresse du juri, in Sem. di politica lacaniana, in Appunti n° 66, p. 11 J.A.Miller , Seminario di politica lacaniana , in Appunti n°66, p. 12. J.Lacan, L’adresse du juri, in Sem. di politica lacaniana, in Appunti n° 66, p. 11 J.-A.Miller, La Scuola di Lacan,in Delucidazioni su Lacan, Antigone Edizioni, 2008, p.334. J.-A.Miller, La Scuola di Lacan,in Delucidazioni su Lacan, Antigone Edizioni, 2008, p.332. Ibidem, p.333. Ibidem, p.334.

17 gen 2011

VENERDI' 21 GENNAIO 2011 "Je T'aime, Moi non plus. Uomini e donne secondo Lacan" JEAN-LOUIS GAULT

Per il Ciclo di Conferenze dal titolo "Tra l'uomo e le donna", organizzato dall'Antenna del Campo Freudiano di Rimini e dall'Istituto Freudiano per la clinica, la terapia e la scienza, venerdì 21 Gennaio si terrà il seguente incontro: PROGRAMMA ore 20:00-20:30 Registrazione partecipanti ore 20:30-22:30 Je T'aime, Moi non plus. Uomini e donne secondo Lacan Docente relatore: JEAN-LOUIS GAULT, Nantes Psichiatra, Psicoanalista AME dell'AMP e dell'ECF, Docente della Sezione clinica di Nantes ore 22:30-23:30: Dibattito Docente relatore M. ANTONELLA DEL MONACO Psicoanalista della SLP e dell'AMP, Docente incaricato dell'Istituto freudiano Luogo: Sala degli Archi - Palazzo dell'Arengo - Piazza Cavour - Rimini

IL BAMBINO E LE FAMIGLIE recensione di Maria Rita Conrado presente sui siti: http://www.ilcortile-consultorio.it; http://www.psicologiutili.it

Il bambino e le famiglie è un testo variegato e complesso ma agile e stimolante. E’ un testo che non si rivolge solo agli “addetti ai lavori” ma al mondo della cultura e, in definitiva, alle famiglie stesse per la sua vivace chiarezza e per la sintesi puntuale che non manca mai il bersaglio del rigore d’indagine psicoanalitica. Tale volume, secondo della collana promossa dall’Antenna di Rimini, si propone di articolare con l’attualità ciò che il testo di Jacques Lacan I complessi familiari indaga e, per certi versi, preconizza in merito alla crisi che attraversa la famiglia contemporanea e alla nascita delle nuove forme familiari. Il bambino e le famiglie si apre con una tavola rotonda intitolata “Il padre fra sacro e profano” a cui sono intervenuti: Giovanni Roseo, a cui il volume è dedicato; il Vicario Generale della Diocesi di Rimini, Aldo Amati, che affronta lo statuto della paternità di Dio dall’Antico al Nuovo Testamento; lo studioso di arte sacra e simbolica Alessandro Giovanardi che, per articolare il tema della paternità nell’arte sacra, commenta tre opere del Maestro di Faenza e due di Giovanni Bellini e dei suoi allievi; il direttore d’orchestra Paolo Olmi che discute la figura e il concetto di paternità nella drammaturgia del teatro d’opera; lo psicoanalista Pierre-Gilles Gueguen che puntualizza il concetto di funzione paterna secondo Freud e Lacan. In tale tavola rotonda, in un confronto fecondo tra teologia, arte sacra, musica e psicoanalisi, come scrive Antonio Di Ciaccia viene “affrontata la questione – de I complessi familiari - dal lato del padre: la sua figura, la sua funzione, il suo statuto, la sua stessa esistenza e non esistenza, la sua incarnazione o il suo rigetto nell’essere umano”. Il volume prosegue con cinque lezioni “magistrali” di Esthela Solano-Suarez, Massimo Termini, Virginio Baio, Lilia Mahjoub e Pierre-Gilles Gueguen, in cui I complessi familiari viene commentato in prospettiva con il successivo insegnamento di Lacan, fino agli avanzamenti intorno all’elaborazione de “I nomi-del-padre” e alla clinica borromea posto in dialettica con le nuove morfologie che oggi la famiglia e le nuove forme del disagio infantile e adolescenziale assumono. Una terza parte, intitolata “Al giorno d’oggi” esordisce con un caso clinico trattato presso il Centro Psicoanalitico per la Consulenza e la Terapia (CPCT) di Parigi, dedicato alla funzione di “taglio” che il trattamento analitico può operare tra una madre e una figlia laddove la funzione paterna è risultata inoperante. Segue un testo di Massimo Termini dedicato all’Amleto, che tratta dell’emersione del desiderio soggettivo tra inibizione e lutto dell’identificazione al fallo. Conclude la terza parte un testo di Lilia Mahjoub in cui I complessi familiari viene riconsiderato alla luce della caduta dei significanti padroni e dell’ascesa allo zenit dell’oggetto a, posizione in cui lo stesso bambino può sempre più spesso ritrovarsi. Nella quarta parte, brevi ma stimolanti contributi di Marianna Matteoni, Loretta Biondi, Gabriele Pazzaglia, Antonella Del Monaco e Loredana Zani affrontano: l’autismo tra la psicopatologia delineata da Lacan nei Complessi e l’attualità della discussione sulle tecniche terapeutiche svincolate da un’etica del soggetto; l’irriducibile della trasmissione tra genitori e figli nell’analisi più breve che Freud abbia condotto, quella di Gustav Mahler; la maniera in cui l’Edipo si sostanzia o meno, nelle famiglie odierne, come organizzatore psichico dello sviluppo; le funzioni genitoriali che nella famiglia di oggi non trovano più in chi incarnarsi o che vanno in “tilt”; la tossicomania, che mette in scacco il rapporto con l’Altro e con l’inconscio tramite un oggetto tirannico e la posta in gioco nella direzione della cura. Il volume si conclude con un approfondimento teorico di Raffaele Calabria dedicato all’”Io attraverso gli schemi ottici utilizzati da Lacan”. Nell’ipotesi finale, ovvero che “l’io è il luogo per eccellenza dell’immaginario, il cui annodamento col simbolico ed il reale è concepito da Lacan come la prima, fondamentale ed imprescindibile articolazione della scoperta freudiana”, potrebbe riconoscersi il senso del posizionamento di tale contributo a coronamento del volume e il punto di congiunzione con l’inizio, dedicato al padre e alla funzione paterna: come se il nodo con cui i tre registri, reale, simbolico e immaginario, si articolano rappresentasse quel “Nome-del-Padre”, di cui si può fare a meno solo servendosene, che fonda l’etica e la pratica della psicoanalisi di orientamento lacaniano.

CONFERENZE 2011 "TRA L'UOMO E LE DONNE" - VENERDI' 21 gennaio, 25 febbraio, 11 marzo, 15 aprile 2011

www.istitutofreudiano.it www.bibliotecalacaniana.it www.lapsicoanalisi.it www.cecli.it www.forumpsi.it • Partecipazione gratuita • EVENTI E.C.M. • Diritti di segreteria 40,00 per l’attestato finale E.C.M. Info e iscrizioni: Cell: 338 8230339 E-mail: fedrabucelli@gmail.com Istituto freudiano PER LA CLINICA, LA TERAPIA E LA SCIENZA ANTENNA del Campo freudiano di Rimini ISTITUTO ABILITATO AI SENSI DELL’ARTICOLO 3 DELLA LEGGE 18.12.89, N°56 (D.M.31.12.93) ADEGUAMENTO AI SENSI DEL D.L. DEL 25 MAGGIO 2001 CON IL PATROCINIO DELLA PROVINCIA DI RIMINI VENERDI' 21 gennaio 2011 ore 20:00-20:30 Registrazione partecipanti ore 20:30-22:30 Je T'aime, Moi non plus. Uomini e donne secondo Lacan Docente relatore: JEAN-LOUIS GAULT, Nantes Psichiatra, Psicoanalista AME dell'AMP e dell'ECF, Docente della Sezione clinica di Nantes ore 22:30-23:30: Dibattito Docente relatore M. ANTONELLA DEL MONACO Psicoanalista della SLP e dell'AMP, Docente incaricato dell'Istituto freudiano VENERDI' 25 febbraio 2011 ore 20:30-22:30 Le donne e i sembianti Docente relatore CAROLE DEWAMBRECHIES-LA SAGNA, Bordeaux Psichiatra, Psicoanalista AME dell'AMP e dell'ECF, Docente della Sezione clinica di Bordeaux ore 22:30-23:30: Dibattito Docente relatore LORETTA BIONDI, Psicoanalista della SLP e dell'AMP VENERDI' 11 marzo 2011 ore 20:30-22:30 Tra uomini e donne, i frammenti dell'amore Docente relatore: MASSIMO TERMINI, Roma Psicoanalista della SLP e dell'AMP, Docente dell'Istituto freudiano ore 22:30-23:30: Dibattito Docente relatore PIERANGELA PARI, Partecipante SLP VENERDI' 15 aprile 2011 ore 20:30-22:30 Perchè tra gli uomini e le donne le cose non vanno? Docente relatore ESTHELA SOLANO-SUAREZ, Parigi Psicoanalista AME dell'AMP e dell'ECF ore 22:30-23:00: Dibattito Docente relatore DOMENICO CIMINO, Partecipante SLP ore 23:00-23:30: Accreditamento ECM Luogo: Sala degli Archi - Palazzo dell'Arengo - Piazza Cavour - Rimini