Ciò che non inganna, a cura di Loretta Biondi e Emanuela Radi, Panozzo
editore, Rimini 2013
Dedicato al Seminario X di J. Lacan
“L’angoscia”, tenuto negli anni 1962-1963, questo è il terzo volume della
collana promossa dall’Antenna del Campo freudiano di Rimini.
Il concetto di angoscia è quanto mai
pertinente all’attualità del vivere di ciascuno. Oggi, in un tempo in cui
Godere è un imperativo, ogni campo è tanto mobilitato a negare fino a
neutralizzare questo affetto, da mortificarsi nel mare degli oggetti di
consumo. Lacan, proprio nell’affrontare il problema dell’angoscia, ne coglie il
suo aspetto positivo: essa è la via privilegiata per accedere al reale, a
quell’al di là del significante che si fa “resto”: egli lo chiama oggetto a.
L’oggetto che causa il desiderio. Ecco, dunque, di nuovo, ma con una nuova
lettura, il tema della sessualità, della sessualità femminile e maschile. Cosa
infatti angoscia più l’uomo di una donna che desideri e la donna un vero
desiderio dell’uomo? Ognuno filtra l’esistenza attraverso il proprio fantasma
ed il fantasma mostra l’Altro sesso in un punto singolare, insegna Lacan.
Le lezioni tenute da Miquel Bassols, Rosa
Elena Manzetti, Pierre Skriabine, a commento del testo nell’anno accademico
2006-2007, aprono alla lettura del Seminario. Nella seconda parte i contributi
della nostra comunità di lavoro sul tema. A concludere il volume la postfazione
di Antonio di Ciaccia, curatore dell’edizione italiana del seminario,
pubblicato da Einaudi nel 2007 e che in quell’occasione ne ha fatto, a Rimini,
una memorabile presentazione.
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